Forni Primitivi

Sono così chiamati in quanto gli oggetti da cuocere sono a contatto diretto col combustibile (segatura ed altro) ed il forno è costruito con mattoni, sassi o semplicemente scavando una buca nella terra: come facevano un tempo le primitive civiltà.

Gli oggetti ceramici utilizzati per i forni primitivi, si preparano come la ceramica tradizionale.
Quello che può cambiare è eventualmente le decorazioni che possono essere date da incisioni, a graffito, con argille colorate, ossidi o ingobbi di diverso colore. Particolare per questo genere di forni è la levigatura, allo stadio durezza cuoio, che dopo la cottura risulteranno lucidi come se fossero coperti da una invetriatura.

Così pure cambia il genere di creta; normalmente si usano argille pirofile, refrattarie o argille plastiche miscellate con chamotte.
Ma vi sono infinite altre possibilità che è buono esperimentare
Nel forno primitivo a segatura, la temperatura di cottura si aggira attorno ai 700°-750°C.

FORNI A BUCA
Vengono preparati all’aria aperta scavando una buca nel terreno di dimensioni varie in base agli oggetti preparati; la terra intorno al foro effettuato, riscaldandosi, fa da muro protettivo rimandando il calore che si forma al suo interno. Nella buca vengono posti gli oggetti preventivamente riscaldati, coprendoli di segatura fine e qualche legnetto. Si accende da sopra un piccolo fuoco che farà attecchire tutta la massa delle segature e la cottura procederà anche per 48 ore. Si lascia raffreddare naturalmente e si estraggono i pezzi.

FORNI A MATTONI
Con mattoni refrattari o comunque pieni si costruisce un forno delle dimensioni desiderate.
E’ sufficiente porre i mattoni uno sopra l’altro senza sigillarli affinché attraverso le fessure filtri l’aria che terrà acceso il fuoco. Finita la costruzione di dispongono al suo interno gli oggetti iniziando coi più grossi in basso ed i più piccoli in alto. Dentro gli oggetti e fra gli oggetti va messa la segatura possibilmente di legni duri fino a coprire anche 20 cm sopra gli oggetti. Completato il carico si accende in alto il fuoco e, una volta partito, si coprirà con una lastra refrattaria o di metallo. La segatura si consumerà molto lentamente anche qui per lungo tempo, a volte anche due giorni.
Si lascia raffreddare e all’apertura si troveranno tutti gli oggetti deposti sul fondo. 

Gli oggetti che hanno avuto differenti lavorazioni unitamente agli effetti naturali della combustione daranno dei cromatismi del tutto particolari, a volte inaspettati che renderanno ogni singolo pezzo un piccolo capolavoro.